Si è tenuta oggi a Roma la relazione annuale della’Uif, l’Unita’ di informazione finanziaria italiana che ha il compito di contrastare il riciclaggio, che quest’anno ha raggiunto i 15 anni di attività, evidenziando l’utilità per il nostro Paese di una Financial Intelligence Unit capace di conoscere e analizzare il mercato finanziario nelle sue varie sfaccettature e di accompagnarne l’evoluzione anche a seguito del cambiamento repentino degli scenari, prevedendo ed intercettando fenomeni, trend e topics come quelli che la pandemia ci ha recentemente proposto .Lo scorso anno, la UIF ha registrato un livello record di segnalazioni di operazioni sospette. Lo indica Claudio Clemente, Direttore dell’organismo autonomo nato sotto l’egida della Banca d’Italia, nella relazione annuale. “Nel 2021 le segnalazioni di operazioni sospette hanno superato le 139.000 unita’, con un incremento di oltre 26.000 segnalazioni rispetto all’anno precedente (+23,3%), il piu’ alto in valore assoluto registrato dall’Unita’. L’Uif quest’anno compie i 15 anni di attivita’. Clemente aggiunge che nei primi cinque mesi di quest’anno le segnalazioni hanno registrato un’ulteriore crescita, sebbene piu’ contenuta, (61.412 segnalazioni, +4,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Il marcato aumento del 2021 “e’ dovuto in larga parte al contributo degli istituti di moneta elettronica e degli istituti di pagamento; vi hanno concorso anche altri operatori, in particolare notai, prestatori di servizi di gioco e societa’ di trasporto e custodia di valori”. Clemente aggiunge che sono aumentate anche le segnalazioni prodotte dalle banche, “segmento che piu’ di altri e da piu’ tempo partecipa in maniera attiva al sistema”.
Parallelamente alla normale attività, in questi mesi sono emerse anche le prime operazioni sospette legate al Recovery Plan. Le denuncia Claudio Clemente, Direttore dell’Uif, la Financial unit italia che vigila contro il riciclaggio, nella relazione annuale. “Le prime segnalazioni relative agli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza hanno riguardato per lo piu’ richieste di finanziamenti a tasso agevolato funzionali all’attuazione dei programmi. In alcuni casi, i segnalanti hanno evidenziato anomalie nel profilo economico-patrimoniale delle societa’ richiedenti o variazioni rilevanti nella proprieta’, nella governance o nel giro d’affari proprio in prossimita’ della richiesta dei finanziamenti, nonche’ eventi pregiudizievoli, anche di natura penale, in capo agli esponenti”.