Quello di oggi con gli amici di Mia Fintech è stato un vero incontro di approfondimento e aggiornamento su uno dei tempi cruciali dei servizi finanziari digitali: il banking as a service.
In questo approfondimento, siamo stati accompagnati dal CEO e Co founder Bruno Natoli.
Viviamo in un momento storico in cui il mondo finanziario sta cambiando radicalmente grazie alla trasformazione digitale che consente un’evoluzione verso l’open-banking e l’open finance.
I consumatori sono abituati a interagire con le aziende attraverso una moltitudine di canali, fisici o digitali, e si aspettano un’esperienza utente costante e omogenea. Nello specifico, l’entrata in vigore della direttiva europea PSD2 ha spinto le istituzioni a creare maggiori punti di contatto digitale con i clienti e a rafforzare la loro relazione con gli utenti finali. Di conseguenza, l’approccio omnicanale non è più considerato un optional, ma una commodity.
All’interno di questo scenario, il fenomeno del Banking as a Service (BaaS) sta riconfigurando la catena del valore nel settore bancario.
Il BaaS è un processo end-to-end che permette di eseguire un servizio finanziario in modalità digitale, disponibile in qualsiasi momento ed entro una determinata tempistica.
Grazie al BaaS, i prodotti e i servizi bancari evolvono in continuazione e con tempi di time-to-market ridotti. In questo modo, è possibile costruire nuove proposte specializzate e modulari che sono portate sul mercato più rapidamente grazie anche all’integrazione di terze parti che costituiscono l’ecosistema dell’Open Banking.
Come affermanto dal dott. Natoli nel corso del webinar, “Nel contesto finanziario attuale le Banche hanno in parte metabolizzato il radicale cambiamento posto dalla PSD2 Open Banking e del paradigma “API Driven”.
Ma serve andare oltre e serve erogare servizi finanziari, pagamenti, prestiti e servizi di gestione del risparmio su tutti i canali digitali e su filiere applicative di diversi settori. In questo modo i Servizi possono essere fruiti più velocemente e proposti ai Clienti fuori dai canali tradizionali bancari.
Grazie al Banking as a Service e tecnologie quali API e microservizi le Digital Company che non hanno una licenza bancaria possono offrire ai propri clienti servizi bancari digitali come conti bancari online, carte di debito, prestiti e soluzioni di pagamento”.
Nel settore bancario le piattaforme Banking-as-a-Service, sviluppate in cloud, sono una componente chiave dell’open banking. Grazie all’utilizzo delle API l’attività bancaria può diventare parte integrante della vita quotidiana, più accessibile e inclusiva per i consumatori finali.
Diventa necessario, quindi, adottare rapidamente approcci focalizzati sull’esperienza utente e basati sulle piattaforme, che incorporino i servizi bancari nelle abitudini quotidiane dei consumatori. Sulla base di una ricerca pubblicata da Capgemini e Efma – World Retail Banking Report 2021 – il settore sembra essere a buon punto: il 66% delle banche sostiene di avvalersi già di una piattaforma BaaS, mentre il 25% è in procinto di svilupparne una.
In questo ambito, Mia-FinTech è abilitatore tecnologico del Banking as a service e mette a disposizione del mercato acceleratori ready-to-use progettati per rispondere in modo tempestivo a specifiche esigenze di business del settore finanziario.
Le Soluzioni di Smart Lending, KYC, Onboarding, Financial Aggregation, Credit Assessment, Digital Payments, Banking as a Service, Embedded Finance permettono una sensibile riduzione costi e tempi di sviluppo, migliorando l’interoperabilità del dato e si accelerando l’integrazione di nuovi business partners per la creazione di bundle di servizi innovativi.
Il dibattito nato alla fine del webinar è stato ricco di spunti e di riflessioni e ha permesso al dott. Natoli di confrontarsi anche con gli autorevoli partecipanti che sono intervenuti per l’occasione.