Doria (servizio pagamenti) ‘modo per aggirare le sanzioni’. Dopo l’espulsione della Russia dal meccanismo dei pagamenti swift si e’ registrato un balzo delle transazioni in Bitcoin e “non c’e’ dubbio che si possano aggirare le sanzioni in questo modo”. Cosi’ Massimo Doria, Capo servizio strumenti di pagamento della Banca d’Italia nel corso di un webinar organizzato dal quotidiano ‘Il Messaggero’. “Guardando a due date, 24 febbraio inizio del conflitto e 28 febbraio, terzo pacchetto importante di sanzioni, abbiamo verificato un aumento della frequenza di transazioni in criptoattivita’, e in Bitcoin in particolare, concomitante con la forte svalutazione del rublo e con la difficolta’ di convertire la divisa russa nelle principali valute internazionali”. Secondo l’esponente della Banca d’Italia “Questo puo’ riflettere certamente il tentativo di mitigare gli effetti delle sanzioni e puo’ anche riflettere l’esigenza di un movimento verso un bene rifugio. Bisogna considerare la caratteristica della blockchain e proprio quella forte pressione sulla criptoattivita’ ha determinato un rallentamento dell”attivita’ dei ‘minatori'”. Doria osserva come la capacita’ di emettere nuovi Bitcoin “sia rallentata di 10 volte rispetto al 24 febbraio. E’ vero quindi, aggiunge, che c’e’ questa pressione ma non e’ sicuro che sia sufficiente per aggirare le sanzioni perche’ un conto e fare ricorso alle criptoattivita’ e un altro e’ la capacita’ della infrastruttura tecnologica di reggere una domanda cosi’ forte che dovrebbe essere in grado di sostenere transazioni commerciali in una condizione di estrema criticita’”.
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