di Maurizio Pimpinella
Mobile e contactless: la svolta nel mondo dei pagamenti digitali retail da parte delle big tech è solo all’inizio. Oggi, per ora solo negli Stati Uniti, Apple ha reso disponibile il servizio tap to pay sui dispositivi Iphone che diventano così dei veri e propri POS.
La mossa, avvenuta nei giorni scorsi, svela sostanzialmente i piani di quelli che potremmo definire i rappresentanti della terza generazione di operatori innovativi che, in virtù della loro credibilità di brand, fiducia dei clienti e diffusione, potrebbero avere un impatto dirompente nel mercato dei pagamenti. Già da tempo gli operatori tecnologici si stanno muovendo in tale direzione. Apple e Google con i rispettivi servizi pay sono una realtà consolidata del settore, Amazon sia tramite il suo pay sia tramite altre iniziative offre varie soluzioni nell’ambito finanziario e anche il gruppo Meta (che per certi versi è il più ambizioso tra questi) sta integrando sistemi di pagamento nelle sue app Instagram e Messenger (che ora consente anche di dividere i conti in chat tra i vari partecipanti).
Nello specifico, per capire quanto questa mossa di Apple potrebbe essere incisiva basti pensare che il sistema POS non necessità di altri hardware collegati e che al mondo esistono oltre un miliardo di possessori di Iphone, tutti potenzialmente pronti a diventare sia strumenti di pagamento sia strumenti di incasso. Il rischio è quindi che si componga anche in questo ambito come una sorta di ecosistema parallelo seguendo sostanzialmente quello che è lo schema operativo di base della “Mela di Cupertino”.
La scelta è tutt’altro che casuale e segue un trend, quello dei pagamenti contactless, che a livello globale è in forte espansione. I dati del Politecnico di Milano riferiti al al primo semestre 2021 ci dicono che questo genere di pagamenti ha superato i 52 miliardi (+66% sul 2020) raddoppiando anche il valore del transato da smartphone: 2,7 miliardi pari a una crescita del 108%. Numeri di grande rilevanza confermati anche da uno studio VISA secondo cui (nello stesso periodo osservato dal PoliMi) in Europa oltre 8 pagamenti su 10 avvengono in questa forma, con l’Italia che ha raggiunto il 70% e ha fatto registrare solo nel mese di marzo un aumento del 10%.
Tap to Pay su iPhone funzionerà con le carte di credito e di debito contactless dei principali circuiti di pagamento, compresi American Express, Discover, Mastercard e Visa. È evidente quindi che la concorrenza sarà operata su altri operatori, quelli, che anche in versione mobile, offrono servizi POS hardware. In realtà, la scelta di Apple potrebbe fungere da apripista nel settore facendosi poi seguire in questo ambito da molti altri. Gli ingredienti perché questi operatori siano altamente competitivi nel mercato ci sono tutti, sarà poi il mercato stesso (in virtù anche delle condizioni che pongono) a stabilire se l’offerta sarà poi veramente accattivante oppure no.