Nel giro di poche settimane, Tinaba lancerà nuovi servizi legati alle cripto e all’insuretech. Senza considerare l’obiettivo di proporre la propria piattaforma finteche a banche terze: il fintech as a service. Per il suo piano di sviluppo la banca fondata da Matteo Arpe ha scelto di procedere con un aumento di capitale di 30 milioni di euro che dovrà svolgersi nei prossimi 12 mesi come spiega lo stesso Arpe a Panorama. Come spiegato, l’intenzione è di utilizzare tali fondi “a supporto del piano industriale e dello sviluppo prospettico dell’azienda nel breve-medio periodo”. L’aumento sarà sottoscritto dalla lussemburghese Arepo Ti, emanazione del fondo Sator Private Equity, che possiede il 70% di Tinaba, seguita dalla Sator stessa e da Banca Profilo. Come spiegato da Arpe a Panorama “il 2021 è stato l’anno della svolta. La base clienti è cresciuta del 69% con un costo di acquisizione per cliente in calo del 20% e un aumento del 140% degli users gold”. Gli investimenti della fintech si sono inoltre indirizzati per ottimizzare l’arrivo di nuova clientela abbassando notevolmente i costi e rendendo operativo il conto in tempi rapidi.
Nel suo piano di sviluppo la piattaforma sta puntando molto anche sul supporto dei roboadvisory e il ricorso all’intelligenza artificiale per la consulenza agli investimenti. “Abbiamo deciso di puntare sul denaro collaborativo, sulle community di risparmiatori e per questo vogliamo offrire alle banche piccole e medie la nostra piattaforma fintech” dice Arpe. “Noi offriamo la nostra tecnologia per entrare in questo territorio. Si tratta di un filone che in Europa o negli USA si sta affermando molto”. Il gruppo sta poi puntando molto sulla raccolta fondi digitale. “Abbiamo raccolto denaro per molti ospedali”, spiega il manager, “si tratta anche in questo caso di community su cui vogliamo lavorare”.