Il 2020 ha segnato la contrazione del mercato dei pagamenti in Italia, pari a 245,8 miliardi, in calo dell”8,8% rispetto ai 269,6 mld del 2019. Tra i comparti spicca il traditional retail, che rappresenta il 73% del totale con 180,5 mld ma che dal 2018 e” in contrazione con un tasso medio annuo del -6,7%. In controtendenza i digital payments che invece sono cresciuti con un tasso medio del +7,1% nel 2018-2020, sfiorando cosi” il valore complessivo di 40 miliardi di euro nel 2020, di cui 35,5 mld relativi a strumenti prepagati (moneta elettronica). E” quanto emerge dalla prima edizione del report sulle PayTech mondiali e italiane dell”Area Studi Mediobanca, in base alla quale in totale, a fine 2020 lo stock di moneta elettronica in circolazione in Italia era pari a 11,4 miliardi (+28,1% sul 2019). Degli 11,4 miliardi totali di moneta elettronica in circolazione, 7,3 miliardi (il 64,4%) sono attribuibili agli Imel (istituti di moneta elettronica) in crescita di oltre il 40% nell”ultimo anno, mentre i rimanenti 4,1 miliardi sono di competenza degli istituti di credito e segnano una crescita inferiore (+8,6%). Nel 2020 i ricavi complessivi degli Imel sono aumentati del +5,8% (a quota 1,7 mld), mentre il loro risultato operativo e” cresciuto del +4,6% e il risultato netto del +1,1%. A favorire questi risultati e” stata la maggior richiesta di moneta elettronica dovuta allo sviluppo dell”e-commerce. Il repentino crollo degli acquisti fisici in negozio durante la prima parte del 2020 e il minor utilizzo delle carte di credito hanno invece appesantito i conti degli istituti di pagamento: i loro ricavi sono scesi del -1,2% (518,1 milioni), con i segni negativi che si sono ampliati a livello di risultato operativo (-13,4%) e di risultato netto (-7,9%). L”indagine analizza inoltre le PayTech italiane (tra start-up, Pmi innovative e altre societa” significative), ubicate nel 56% dei casi nel Nord Ovest, specialmente a Milano dove hanno sede 21 aziende. Nel 2020 il giro d”affari complessivo e” stato pari a 240 milioni (+25,7% sul 2019), a cui e” corrisposto un peggioramento del risultato operativo (-19,8%). Gia” negativo nel 2019, l”Ebit margin aggregato e” migliorato di quasi 1 p.p. attestandosi al -18,5% nel 2020. Il panel e” stato ulteriormente suddiviso in otto sottoinsiemi: sebbene con un peso specifico ancora limitato, i comparti delle criptovalute e degli acquisti online sono risultati i piu” dinamici con ricavi in forte progressione (rispettivamente, +238,4% e +748,9%), ma con una redditivita” ancora abbondantemente negativa. Nel 2020 chiudono in territorio positivo solo le soluzioni di pagamento (risultato netto pari al 14,2% dei ricavi) e i pos innovativi (3,1%).
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