Mooney, società di pagamenti nata da uno scorporo di Sisal, guarda a Piazza Affari con una quotazione prevedibile nella primavera del 2022. Secondo indiscrezioni sarebbe stato infatti affidato, nelle ultime settimane, l’incarico di global coordinator a tre banche, due estere e una italiana: cioè Morgan Stanley, Goldman Sachs e Intesa Sanpaolo-Banca Imi.
Si sta così concretizzando un’altra maxi-quotazione per il 2022, che a questo punto potrebbe diventare in base alle attese l’anno della grande ripresa delle matricole a Piazza Affari: l’altro ieri Eni ha confermato nel 2022 lo sbarco della propria divisione retail e rinnovabili, mentre sono già in lista di attesa Sisal, Ariston, Intermonte, De Nora ed Epta.
A questo punto diventa dunque la Borsa la strada maestra per la valorizzazione della ex-Sisal Pay, nata all’inizio del 2020 e partecipata al 70% da Sisal Group (controllata del private equity Cvc) e al 30% da Banca 5 (società del gruppo Intesa Sanpaolo). Al momento non sarebbe infatti previsto un cosiddetto «dual track», cioè l’esplorazione contemporanea della quotazione a Piazza Affari oppure della vendita a sè stante.