A luglio l’Istat stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (che sale da 115,1 a 116,6) sia dell’indice del clima di fiducia delle imprese (da in aumento da 112,8 a 116,3). Tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in crescita ad eccezione di quella futura: il clima economico passa da 126,9 a 129,6, quello personale sale da 111,1 a 112,2, quello corrente aumenta da 108,1 a 111,9; invece il clima futuro scende da 125,5 a 123,5. Per quel che riguarda le imprese, l’Istat stima un miglioramento della fiducia in tutti i comparti. Nelle costruzioni, nei servizi e nel commercio al dettaglio l’indice aumenta decisamente (rispettivamente da 153,6 a 158,6, da 107,0 a 112,3 e da 107,2 a 111,0) mentre l’incremento e’ piu’ contenuto nel comparto manifatturiero (da 114,8 a 115,7). A luglio l’indice del clima di fiducia delle imprese migliora raggiungendo il valore piu’ elevato di tutta la serie storica (l’indice e’ calcolato da marzo 2005), segnala l’Istat. I servizi “registrano un aumento marcato della fiducia superando decisamente i livelli precedenti la crisi; nella manifattura, si attenua il ritmo di crescita in seguito ad un lieve calo delle aspettative sul livello della produzione, ma l’indice raggiunge un nuovo massimo”.
Per quanto riguarda l’indice di fiducia dei consumatori “continua la risalita registrando un massimo da settembre 2018. La crescita – spiega Istat – e’ trainata soprattutto dal deciso miglioramento dei giudizi sia sulla situazione economica generale sia su quella personale”.