Le Autorita’ internazionali devono smettere di avere “un’attitudine di benevola disattenzione” nei confronti delle criptovalute perche’ non sarebbe benevola, e’ troppo rischiosa”. Paolo Savona, presidente della Consob, intervistato nel corso di un convegno organizzato da Class Cnbc, torna sull’urgenza di un intervento pubblico a livello internazionale per regolamentare le criptovalute i cui rischi per la stabilita’ finanziaria sono in aumento. “Oggi in alcuni sistemi, non in Italia dove le banche si sono comportate in modo ragionevole, ma in Gran Bretagna alcuni clienti stanno trasformando depositi in sterline o altri valute in criptocurrency e a questo punto il sistema si spacca, le due monete non possono convivere; l’unico modo e’ dire l’unica moneta legale e’ quella ufficiale, quella che tutela i risparmiatori e le democrazie e le altre, invece, sono monete volontarie e se vogliamo mantenerle in vita vanno spiegate le regole di meccanismi matematici (la criptatura) con le autorita’ che devono avere le informazioni”. Secondo Savona a livello internazionale “serve concordanza politica” sull’urgenza del fenomeno e una conferenza internazionale potrebbe essere la sede adatta. A chiederla, aggiunge, potrebbe essere anche l’Italia in qualita’ di presidente di turno del G20.
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