La Commissione europea ha avviato l’infrastruttura tecnica per la validazione dei certificati Covid digitali. Lo ha annunciato un portavoce precisando che finora 17 Stati sono connessi.
Predisposto in due mesi, il ‘gateway’ Ue consente la verifica degli elementi di sicurezza contenuti nei codici QR di tutti i certificati, di modo che i cittadini e le autorita’ siano certi della loro autenticita’. Nessun dato personale viene scambiato ne’ conservato nel corso di tale processo. Dal 10 maggio, 22 paesi hanno gia’ testato il ‘gateway’ con successo. Il regolamento sara’ applicato dal 1 luglio, ma tutti gli Stati membri che hanno eseguito i test tecnici con esiti positivi e sono pronti a rilasciare e verificare certificati possono gia’ iniziare ad usare il sistema su base volontaria. Gia’ oggi sette Stati membri – Bulgaria, Cechia, Danimarca, Germania, Grecia, Croazia e Polonia – hanno deciso di connettersi all’infrastruttura e hanno iniziato a rilasciare i primi certificati Ue, mentre alcuni Paesi attenderanno che tutte le funzionalita’ siano disponibili a livello nazionale prima di cominciare a rilasciare i certificati covid digitali. Molti altri paesi aderiranno quindi nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.
Il ‘gateway’ Ue e’ stato realizzato da T-Systems e SAP ed e’ ospitato presso il centro dati della Commissione in Lussemburgo