Dopo Francia e Germania anche l’Italia sembrerebbe allinearsi alla proposta statunitense della tassa minima globale per le multinazionali. Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco ha espresso un parere favorevole per un’aliquota di almeno il 15%: “Accolgo con favore la proposta avanzata dal Tesoro degli Stati Uniti per introdurre un’aliquota fiscale minima globale di almeno il 15%. Questo è un altro passo importante verso un accordo sulla nuova architettura fiscale internazionale”, ha spiegato il titolare del dicastero di Via XX Settembre. “Le discussioni tecniche presso l’Ocse stanno procedendo bene e la prospettiva di raggiungere una soluzione globale e basata sul consenso sui due pilastri della riforma fiscale internazionale è ora concreta”, ha aggiunto il ministro. “In qualità di Presidenza del G20, stiamo compiendo tutti gli sforzi per garantire il raggiungimento di un accordo politico alla riunione del G20 di luglio a Venezia”. Gli Stati Uniti hanno fatto sapere di essere disposti al compromesso e ad accettare una soluzione al 15%. Il livello è infatti ben al di sotto del 21% inizialmente ipotizzato dall’amministrazione Biden.
L’aggiunta del nostro Paese alla platea dei favorevoli può essere un passo in avanti di grande importanza per il raggiungimento di un accordo definitivo sul tema e risolvere, anche se non per la via maestra, di una situazione che va ormai avanti da lungo tempo.