Due miliardi di operazioni di pagamento e prelievo per un valore di oltre 160 miliardi di euro all’anno e circa 34 milioni di carte in circolazione: Bancomat, societa’ partecipata da 122 banche italiane, e’ leader del mercato dei pagamenti con carta di debito in Italia. Il lockdown e le zone rosse non hanno fermato la crescita delle transazioni: nel primo trimestre 2021 sono aumentate del 26% rispetto allo stesso periodo del 2020. Gli italiani pagano con la tesserina di plastica soprattutto nei supermercati, dai benzinai e nelle farmacie. Ma in questo ultimo anno lo stanno facendo anche dal tabaccaio (+160%), dal fioraio (+159%), nelle librerie (+62%). E sono sempre di piu’ coloro che non usano nemmeno piu’ la tesserina tradizionale, ma fanno tutto – anche i pagamenti – attraverso il telefonino. In un’intervista al Messaggero Alessandro Zollo, amministratore delegato di Bancomat, ha spiegato che il Recovery appena varato dal governo conferma che una parte consistente di risorse andranno alla digitalizzazione del Paese ed e’ un’opportunita’ anche per Bancomat “perche’ migliorano la fruibilita’ di questi sistemi di pagamento. Basti pensare che noi siamo il primo Paese al mondo per penetrazione di smartphone in rapporto alla popolazione. Se il segnale arriva bene dappertutto sara’ piu’ facile utilizzare le app per pagare”. Secondo Zollo, la smaterializzazione della carta elettronica di pagamento con le app che ti permettono di pagare con uno sguardo allo schermo dello smartphone, portera’ all’addio della tesserina di plastica ma “non subito. La completa smaterializzazione e’ un processo che esiste ma ha bisogno del suo tempo. Almeno per un quinquennio la tessera di plastica continuera’ ad esserci, sara’ ancora importante. comunque una linea di tendenza, in questo momento apprezzata soprattutto tra i giovani, i trentenni, che trovano molto comodo pagare attraverso le app sui telefonini che collegano il numero di telefono all’iban del conto corrente. Il nostro servizio, Bancomat pay, quest’anno e’ cresciuto dell’89%”. Sempre sulla smaterializzazione della carta di pagamento elettronica Zollo ha spiegato che “siamo nel bel mezzo del piano industriale che prevede tre pilastri. Il primo e’ il contactless: fino a tre anni fa non facevamo transazioni contactless, ora ne facciamo una su tre. E abbiamo alzato a 50 euro la soglia senza necessita’ di digitare il pin. Il secondo pilastro e’ bancomat pay, di cui abbiamo appena parlato e che sara’ volano per l’interoperabilita’ del servizio oltre i confini nazionali. Questa e’ la vera sfida, grazie al collegamento iban i pagamenti via Bancomat Pay sono attivi anche in Europa e stiamo lavorando in questa direzione grazie anche ad accordi con associazioni internazionali. Il terzo pilastro e’ ampliare gli accordi con i grandi provider delle app, proprio per non farci trovare impreparati man mano che le transazioni digitale prendono maggiore forma, anche al fine di aggredire il mercato dell’e-commerce. In questi giorni stiamo concludendo alcuni accordi importanti”, ha concluso
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