di Riccardo Porta
Il campione preso in esame dall’indagine svolta a ALKEMY è composto dalle principali società quotate sull’Mta di Borsa Italiana. Dalla ricerca, non ne escono bene le realtà medio grandi: il 34% non utilizza alcun tipo di canale digitale (o lo fa poco e male), il 55% utilizza in modo corretto alcuni strumenti digitali ma senza impatti rilevanti perché mancano integrazioni e visioni di insieme, mentre solo l’11% ha iniziato veramente l’integrale trasformazione del modello di business. Le aziende con un minor grado di maturità digitale sono quelle che forniscono beni e servizi industriali. Seguono chi si occupa di beni di consumo, di servizi, le Tlc e i media, mentre il miglior grado di maturità riscontrato è quello dei servizi finanziari.
Come creare valore? Su che cosa un’azienda dovrebbe concentrarsi? Sicuramente sull’ accessibilità dei propri servizi, la dematerializzazione, la personalizzazione dei canali, la semplificazione, la UX, la gestione della relazione con i clienti fatta di immediatezza, tracciabilità, scalabilità, efficienza. E poi anche la ricerca di iniziative di incubazione di idee evolutive.
Se queste cose sembrano troppe tutte assieme, a proposito di maturità forse non si riuscirà a recuperare nemmeno con gli esami di recupero a settembre…