CTS, no ai contanti in bar e ristoranti. Meloni, FdI: “follia e deriva ideologica”

Mentre alcune regioni “ballano” tra la zona arancione e quella rossa, con un indice rt che sembra però essersi stabilizzato sotto i livelli di guardia, nel CTS inizia il dibattito sulle possibili aperture da avviare verso la fine di aprile. Si torna, quindi, a parlare di zone gialle e di facilitazioni per le riaperture delle attività, tra cui anche cinema e teatri, all’aperto. Per quanto riguarda  bar e ristoranti ad aprile potrebbero arrivare delle ulteriori limitazioni da imporre tanto ai clienti quanto ai locali stessi. Il Comitato tecnico scientifico vorrebbe introdurre infatti anche l’obbligo di rilevamento della temperatura corporea del cliente all’ingresso del locale e, speranzoso di un rapido arrivo della bella stagione con temperature più gradevoli, limitare la possibilità di consumare direttamente sul posto solo a coloro che possano mettere a disposizione dei tavolini all’aria aperta. Inoltre, è al vaglio anche l’idea di definire un obbligo di prenotazione, così da porre un freno agli assembramenti che verrebbero a crearsi al momento della riapertura e attivare un rudimentale sistema di tracciamento dei clienti nel caso in cui malauguratamente saltasse fuori un caso di positività al Coronavirus. Anche i contanti sono finiti nel mirino del CTS, che starebbe pensando di impedirne l’utilizzo per evitare il passaggio di banconote da una mano all’altra: il piano dovrebbe prevedere l’apertura esclusivamente per pagamenti elettronici o digitali. Riguardo quest’ultima ipotesi in particolare Giorgia Meloni, da sempre sostenitrice del libero uso dei contanti senza alcuna limitazione, ha definito “follia” tale ipotesi. La Meloni ritiene che il CTS abbia intrapreso una deriva ideologica nei confronti del contante non solo imponendo un’arbitraria eccezione al corso legale del contante ma travalicando anche le sue stesse competenze: “si occupi di sanità e di materie di sua competenza, piuttosto che inoltrarsi in materie su cui dimostra di non conoscere nemmeno i fondamentali”, scrive la leader di FdI in un post su Facebook.