Di Francesca Rossetti
Oggi parliamo di economia circolare con Luciano Canova, autore, assieme a Fabrizio Iaconetti, del libro “Tutto ruota – Viaggio nel mondo dell’economia circolare”
Chi è Luciano Canova e come nasce l’idea di un libro sull’economia circolare?
Luciano Canova è un economista appassionato ormai da anni di divulgazione. Tra didattica e saggi per il grande pubblico, cerco di instillare nelle persone la curiosità per una materia così importante per tante delle nostre scelte quotidiane e di sfatare il luogo comune secondo cui l’economia sarebbe una materia triste e arida. Il libro sull’economia circolare è nato proprio a valle di un progetto didattico, un corso curato per le scuole superiori con il supporto di Greenthesis. Fabrizio è stato il motore di questa idea: trasformiamo contenuti di un percorso di successo in un libro, arricchendolo con tante testimonianze.
Come funziona e quali benefici può apportare alla società?
Si tratta di un testo multilivello, in qualche modo: accanto ai contenuti tecnici, come accennavo, interventi e interviste a imprenditori del settore arricchiscono il quadro con uno sguardo a ciò che succede nella realtà. I box di approfondimento e i consigli di lettura suggeriscono altri sentieri per chi volesse approfondire e la veste grafica accattivante, con le bellissime illustrazioni, rende questo libro proprio un bell’oggetto.
Speriamo possa dare un piccolo contributo alla diffusione della cultura della sostenibilità e, in concreto, i diritti d’autore vengono devoluti in beneficenza.
Il ruolo delle tecnologie innovative
L’innovazione tecnologica è la determinante principale dello sviluppo economico anche al di là dell’economia circolare. Lo è sempre stata. La sfida della sostenibilità e gli obiettivi da raggiungere entro il 2050 rendono gli investimenti e lo sviluppo di tecnologia ancora più importanti per sperare di centrare l’obiettivo: salvaguardare il clima del pianeta e garantire comunque prosperità.
L’economia circolare e la finanza
Anche qui bisogna pazientemente sfatare un mito negativo: la finanza viene a volte dipinta come il luogo della speculazione e delle grandi ingiustizie perpetrate ai danni dei piccoli risparmiatori. Ma la finanza (e a volte anche la speculazione) sono strumenti imprescindibili per lo sviluppo delle idee più innovative e dirompenti che, tipicamente, sono associate anche a un grande rischio. La vera questione è regolamentare i mercati coniugando le esigenze e gli incentivi di chi destina il proprio denaro a un progetto con le prospettive del sistema economico e della sua sostenibilità ambientale, ma anche economica.
In questi anni la finanza ha promosso e sta promuovendo nuovi strumenti, come i green e i social bond, obbligazioni che tengono appunto conto dell’impatto di lungo periodo di un investimento. Si parla di divestment dalle attività più inquinanti e le leggi e le politiche si fanno più severe e più esigenti in termini di sostenibilità dell’investimento. Si può sempre fare meglio, ma qualcosa si muove.
L’economia sostenibile, mobilità digitale, green economy
Si parla di sostenibilità da 50 anni. Ormai gli SDG attorno a cui anche il nostro libro si snoda sono al centro delle strategie delle grandi corporation e non solo dei governi. La pandemia ha modificato il modo in cui parliamo della digitalizzazione: prima si parlava di trasformazione digitale e ora di accelerazione, perché ci siamo resi conto di come la tecnologia digitale sia parte integrante delle nostre vite. Quelli che a volte vengono chiamati cigni neri, eventi imprevedibili che si manifestano all’improvviso, hanno rivelato la loro natura di rinoceronte grigio. Qualcosa, cioè, di ben visibile, come il global warming. Per questo motivo spero si smetta presto di parlare di green jobs e green economy, semplicemente perché i jobs e l’economy devono diventare intrinsecamente e strutturalmente attenti alla sostenibilità economico-ambientale.
Sono previste presentazioni online?
Per ora no, abbiamo fatto un evento di lancio al Talent Garden di Calabiana e qualche pillola video promozionale, ma non ci sono presentazioni in vista.
Ed ora la parola a Fabrizio Iaconetti
Chi è Fabrizio Iaconettie come nasce l’idea di un libro sull’economia circolare?
Fabrizio Iaconetti è attualmente un professionista nel campo dell’innovazione e della sostenibilità che ha fatto molti mestieri diversi: docente, manager, libero professionista e imprenditore …probabilmente fare innovazione viene meglio se si viene da carriere e percorsi così particolari. Quindi direi che Fabrizio Iaconetti sarà stato audace ma è stato una persona-professionista fortunato.
il libro è un’idea che nasce da un Progetto dedicato ai giovani nelle scuole e dal fortunato (per l’appunto) incontro con Luciano Canova che aveva già impostato gran parte dei contenuti. Io ho aggiunto l’ idea di inserire in modo creativo: integrazioni; interviste e una grafica stimolante. Luciano un ottimo compagno di viaggio…in questo viaggio attorno al mondo dell’economia circolare.
Come funziona e quali benefici può apportare alla società?
Il libro ha il giovane come target focus. in realtà è fruibile da tutti quelli che si sentono di approfondire il tema che è di prepotente e crescente importanza ai giorni nostri. Il testo voleva, secondo gli obiettivi degli autori e dell’ azienda sponsor, ispirare-spiegare-orientare il lettore in modo cool ed è un’ ottima introduzione in un mondo nuovo che sarà la casa comune di tutti.
Il ruolo delle tecnologie innovative
L’evoluzione tecnologica è un fenomeno ancora più vasto di quello in discussione relativo alla economia circolare ed avrà più forte sviluppo se sarà crescente lo sforzo a livello di comunità internazionale in R&D. l’ economia circolare però richiederà un processo continuo di innovazione non solo tecnologica. Cambieranno i business model delle aziende di produzione, cambieranno gli stili di vita e le scelte di consumo che saranno sempre più sostenibili etc. Il ritmo di questi cambiamenti sarà fortemente condizionato dall’evoluzione tecnologica che mi sembra chiaro essere sempre più veloce.
L’economia circolare e la finanza
Nel libro sia gli autori sia alcuni intervistati (ad es. il dottor M.Tellini di IntesaSanPaolo Lab o il Prof Dallocchio della Bocconi) hanno segnalato la data di agosto del 2019 come una svolta. Quindi la finanza finalmente ne ha fatta una giusta! Scherzi a parte e superando i pregiudizi che si hanno nei confronti del cinico mondo della finanza, in agosto del 2019 il numero uno di Blackrock di fronte a una platea di CEOs di tutto il mondo ha dichiarato come definitiva scelta strategica quella di investire solo, in futuro, su aziende che credono, in modo trasparente e secondo parametri ESG, in un concetto di successo sostenibile. E’stato fatto per lungimiranza? E’ stato scelto perché quella in effetti è la vera futura strada del successo…quindi per convenienza? Credo sinceramente in A+Be va benone per le future generazioni
L’economia sostenibile, mobilità digitale, green economy
il cambiamento in economia è sempre stato descritto anche con slogan. Ad esempio siamo passati dal ‘fordismo’ quando l’industria lanciò la produzione in linea e con velocità ed economie di scala mai viste, seguito poi dal ‘toyotismo’ che insegnò al mondo intero la logica della qualità totale e del miglioramento continuo. Bene, rimanendo sulla scia delle ‘etichette’ prese dal mondo automotive, recentemente, leggevo un articolo della mia amica professoressa M.C.Ostilio che parlava di ‘teslismo’ ispirando un nuovo movimento e modello di fare impresa a Tesla e il suo carismatico brand ambassador: ElonMusk. Bene, se il nuovo ‘capitalismo’ sarà audace e innovativo, visionario e creativo, orientato non al profitto ma alle 3P di: profit/people/planet allora credo – come diciamo anche nel libro – che sia bellissima la sfida che abbiamo davanti tutti noi, ognuno nei propri contesti e perimetri di azione.
L’ Europa ha tracciato la strada del futuro sul doppio binario del Green e del Digital. L’obiettivo è tirare la volata alle prossime generazioni che saranno molto più ‘smart’ di noi di sicuro
Sono previste presentazioni online?
Come ha detto il mio collega e amico Luciano, il libro è stato presentato in una conferenza stampa in Talent Garden a Milano. Già la scelta del TAG la dice lunga perché si tratta della community dei giovani digitali e innovatori (‘Explores e Innovators’ dicono loro simpaticamente!), poi abbiamo fatto ‘girare’ su Youtube video pillole in cui autori, intervistati, dirigenti-sponsor della Greenthesis si raccontano e raccontano fatti di economia circolare. A seguire faremo delle presentazioni in giro per scuole e università …e infine speriamo che funzioni anche il vecchio mai tramontatopassaparola tra essere umani interessati e curiosi; pare sia così in effetti.