Di Francesca Rossetti
Oggi parliamo di consumatori e di diritti a favore delle persone più sfortunate con l’avv. Antonio Mumolo
Avv.Mumolo, come nasce l’impegno nel settore dei consumatori?
Io mi reputo una persona molto fortunata. Sin da piccolo ero affascinato dalla professione di avvocato. Vedevo e vedo tutt’ora l’avvocato come colui che può aiutare a riparare dei torti, che può ridare dignità alle persone più deboli e può provare a riequilibrare la bilancia della giustizia, mai in equilibrio perché carica dei privilegi dei forti.
Dopo la maturità classica conseguita a Brindisi, mia città natale, ho avuto la possibilità di continuare a studiare e di farlo in una bellissima città come Bologna, poi divenuta la mia città. Mi sono laureato in giurisprudenza ed ho deciso di dedicarmi al diritto del lavoro scegliendo di difendere solo lavoratori.
La mia più grande fortuna è stata quella di essere stato accolto in uno studio legale associato, convenzionato con la CGIL, pieno di persone con le quali condividere ideali oltre che percorsi di crescita professionale. E per non farmi mancare nulla, e restituire un po’ della buona sorte che mi è toccata, ho deciso di occuparmi anche dei diritti dei consumatori e sono diventato legale di riferimento della Federconsumatori.
Che cos’è la Consulta Giuridica Nazionale degli Avvocati e di che cosa si occupa?
All’epoca, oltre venti anni fa, il consumo responsabile e consapevole era quasi una chimera ed i diritti dei consumatori esistevano solo sulla carta. La Federconsumatori di Bologna aveva solo uno sportello ed un solo avvocato, io, inviato lì, su mia richiesta, dal socio anziano del mio studio.
Grazie alla Presidente della Federconsumatori di allora ed ai (pochi) volontari, in breve tempo l’associazione si ingrandì. Io reclutai altri colleghi e, quando diventammo una decina, costituimmo su mia proposta la prima Consulta Provinciale degli avvocati Federconsumatori, con lo scopo di condividere le conoscenze sui diritti dei consumatori, proporre cause pilota, valutare e proporre agli organi politici progetti di legge in materia di consumerismo, produrre giurisprudenza.
Da questa esperienza positiva nacque, in Emilia Romagna la prima consulta Giuridica regionale degli avvocati Federconsumatori, di cui sono stato Presidente, e poi la Consulta Giuridica Nazionale, di cui ho fatto parte fin dalla nascita.
Il ruolo del volontariato con Amici di Piazza Grande Onlus e Avvocato di Strada Onlus
Credo nell’impegno civile ed ho sempre dedicato una parte della mia vita al volontariato. Sono socio fondatore e attivista dell’associazione Amici di Piazza Grande Onlus, nata a Bologna nel 1993 per aiutare le persone senza dimora ad uscire dalla strada attraverso progetti di auto aiuto.
Il primo progetto è stato quello di fondare un giornale, Piazza Grande, primo giornale in Europa redatto e distribuito dalle persone senza dimora. Poi, da Piazza Grande, sono nate due cooperative sociali, una sartoria, un bicicentro con negozio di riparazione e vendita biciclette, una compagnia teatrale.
Sono socio fondatore e Presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus, nata nel 2000, proprio all’interno di Piazza Grande, per dare una risposta concreta alla fame di diritti che c’è in strada.
Siamo partiti in due, 20 anni fa, con l’idea di dedicare qualche ora del nostro tempo per offrire assistenza giuridica gratuita alle persone senza dimora. Con la convinzione che difendere i diritti dei deboli significa alla fine difendere i diritti di tutti quanti noi.
Oggi siamo presenti in 55 città italiane e siamo diventati oltre mille volontari.
Siamo diventati lo studio legale più grande d’Italia e quello che fattura di meno, praticamente niente.
Difendiamo gratuitamente migliaia di persone ogni anno, circa 4000 solo lo scorso anno.
Ogni avvocato può dedicare anche solo tre ore al mese all’associazione, ma lo fa a titolo di volontariato puro e non percepisce nulla per la sua attività, nemmeno se vince una causa.
Questa esperienza mi ha insegnato che Avvocato e strada non sono termini poi così distanti, come non sono distanti le parole avvocato e volontario. Fare volontariato significa infatti andare in soccorso di chi ha bisogno e la parola avvocato deriva dal latino, da ad voco, che significa andare in soccorso di chi ha bisogno.
Per la mia attività di tutela dei diritti dei più deboli mi è stato assegnato nel 2001 il Premio Nazionale del Volontariato dalla Fondazione Fivol, nel 2009 il Premio “La Vela Latina“ e nel 2013 il Premio Cittadino Europeo assegnato dal Parlamento Europeo.