Google, Dell, Intel e altre importanti società tecnologiche nei settori IT e cloud computing, si sono unite per affrontare i comuni problemi relativi alla sicurezza, al remote work e ad altri problemi aziendali che sono diventati più importanti durante la pandemia da Covid-19. Il consorzio, che queste società hanno formato, si chiama Modern Computing Alliance, e tra i membri fondatori ci sono anche Box, Citrix, Imprivata, Okta, RingCentral, Slack, VMWare e Zoom.
La Modern Computing Alliance si concentrerà inizialmente su quattro aree: performance, security e identity, remote working, produttività e collaborazione e health care. L’obiettivo è condividere le conoscenze e le risorse per risolvere i problemi comuni relativi al modo in cui le aziende lavorano nel cloud e agli strumenti che utilizzano per farlo. L’alleanza si concentrerà sullo sviluppo di nuovi standard e tecnologie interoperabili, che possono essere adottate da qualsiasi società che usa una delle piattaforme o i prodotti dei partner. In particolare, Google è impegnato sul fronte del suo browser Chrome e con i team di Chrome Os, nonché con la divisione responsabile di Google Workplace.
“Oggi siamo lieti di annunciare l’adesione di Google alla Modern Computing Alliance, per affrontare le maggiori sfide IT a cui oggi le aziende devono oggi far fronte”, afferma John Solomon, vicepresidente di Google Chrome Os. “Lavorando con un gruppo di leader lungimiranti del settore, stiamo allineando gli standard e le tecnologie per offrire alle aziende la possibilità di scegliere soluzioni di cloud-first computing ad alte prestazioni dal fornitore che preferiscono”.
Guardando al futuro, il gruppo mira a coinvolgere il maggior numero possibile di professionisti IT per creare un gruppo di esperti in grado di identificare i problemi e trovare modi per risolverli. Le intenzioni sono quelle di avere già messo a punto, entro la prima metà del 2021, qualche azione concreta da condividere.