Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera ieri sera alla Nota di aggiornamento al Def. Per il 2021 ci attende una manovra espansiva per 1,3% del PIL con la possibilità di generare una crescita programmatica del 6% del PIL.
Per il 2021, si legge in una nota, il documento fissa un obiettivo di indebitamento netto (deficit) pari al 7% del prodotto interno lordo (PIL). Rispetto alla legislazione vigente, che prevede un rapporto deficit/PIL pari al 5,7 %, si presenta quindi lo spazio di bilancio per una manovra espansiva pari a 1,3 punti percentuali di PIL (oltre 22 miliardi di euro).
Rispetto al 2020, nel quadro programmatico di finanza pubblica, il rapporto debito/PIL nel 2021 è previsto in calo di 2,4 punti percentuali, portandosi dal 158% al 155,6%. Per gli anni successivi viene delineato un percorso di graduale rientro del rapporto, con l`obiettivo di riportare il debito della P.A al di sotto del livello pre-Covid entro la fine del decennio.
Grazie al sostegno alla crescita assicurato dalle misure espansive, nel 2021 è attesa una crescita programmatica del Pil pari al 6% (rispetto ad una crescita tendenziale del 5,1%), che nel 2022 e nel 2023 si attesterà al 3,8% ed al 2,5% rispettivamente.
Il documento definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima legge di bilancio, che “avrà come obiettivo quello di sostenere la ripresa dell`economia italiana nel triennio 2021-2023, in stretta coerenza con il prossimo Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
“Gli interventi – si legge nel comunicato – saranno principalmente rivolti a sostenere, nel breve termine e per tutta la durata della crisi da COVID-19, i lavoratori e i settori produttivi più colpiti; a valorizzare appieno le risorse messe a disposizione dal programma ‘Next Generation EU’ per realizzare investimenti e riforme di vasta portata e profondità; ad attuare un`ampia riforma fiscale che migliori l`equità, l`efficienza e la trasparenza del sistema tributario riducendo anche il carico fiscale sui redditi medi e bassi, coordinandola con l`introduzione di un assegno universale per i figli; ad assicurare un miglioramento qualitativo della finanza pubblica, spostando risorse verso gli utilizzi più opportuni a garantire un miglioramento del benessere dei cittadini, dell`equità e della produttività dell`economia; a ricondurre l`indebitamento netto della pubblica amministrazione verso livelli compatibili con una costante e sensibile riduzione del rapporto debito/Pil”.
Più nello specifico, nel testo approvato si parla dello “Schema di PNRR”, da cui emerge il seguente punto:
Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo. In particolare, si agirà sulla digitalizzazione della PA, dell’istruzione, della sanità e del fisco, in modo da rendere più efficienti e tempestivi i servizi resi al cittadino e alle imprese. Sarà anche necessario potenziare le infrastrutture tecnologiche in tutte le aree del Paese, con il completamento della rete nazionale di telecomunicazione in fibra ottica e gli interventi per lo sviluppo delle reti 5G. Per aumentare la competitività e la resilienza delle imprese italiane, si favoriranno i processi di trasformazione digitale e si potenzieranno gli strumenti finanziari per sostenere e migliorare la competitività delle imprese, soprattutto le PMI. Una attenzione particolare va, infine, riservata alla promozione dell’industria culturale e del turismo.
– Vengono indicate da parte dell’Ue, LE RACCOMANDAZIONI DEL CONSIGLIO AL PAESE, che l’Italia dovrebbe tenere in considerazione e tra cui la seguente:
Sostenere i redditi e il sistema di protezione sociale attenuando l’impatto della crisi sull’occupazione attraverso politiche attive e il miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali.
Garantire l’effettiva attuazione delle misure volte a fornire liquidità all’economia reale, in particolare alle piccole e medie imprese. Anticipare i progetti di investimento pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica specialmente quelli sulla transizione verde e digitale.
– Infine, per quanto concerne la programmazione di bilancio per i prossimi anni, le risorse per il finanziamento degli interventi previsti dalla manovra di bilancio per il 2021 saranno assicurate dai seguenti ambiti di intervento: incrementi di gettito derivanti dal miglioramento della compliance, correlati anche all’incentivazione all’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento.