Il piano cashback si arricchisce di importanti elementi. Come emerso nei giorni scorsi, il Governo aveva già vagliato l’ipotesi che il rimborso (per un massimale di 1.500 euro a semestre) fosse legato ad un numero minimo di operazioni effettuate. Ebbene, sempre in un’ottica semestrale, il numero delle operazioni richieste per ottenere la restituzione della spesa è di 50 per ogni semestre. L’obiettivo è, quindi, quello di spingere quanto più possibile gli italiani a utilizzare la moneta elettronica per le piccole spese quotidiane. Questa stessa logica è comune al principio del super cashback, ovvero il rimborso di ben 3.000 euro destinato ai 100 mila italiani più attivi con i pagamenti elettronici, tanto è vero che a contare saranno più il numero di volte in cui si utilizza carta, bancomat e app e non i singoli importi, premiando appunto gli utilizzatori più costanti.
Se dal lato consumatore non dovrebbero mancare gli incentivi a preferire l’utilizzo della moneta elettronica in luogo del contante (ricordiamoci che in attesa della partenza vi è ancora la lotteria degli scontrini), per quanto riguarda esercenti e professionisti la partita è ancora aperta e il fulcro rimane sempre lo stesso: la riduzione delle commissioni bancarie. Se, infatti, il principio alla base delle iniziative descritte è quello di aumentare la frequenza dell’uso dei pagamenti elettronici, indirizzandoli in particolare alle spese di piccola entità, è su quelle stesse spese che il Governo vorrebbe ridurre o azzerare le commissioni in capo agli esercenti. Per impulso diretto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, infatti, l’esecutivo sta cercando un accordo con gli operatori del settore per azzerare le commissioni sulle spese entro i 5 euro ma, da quanto emerge anche dal Sole24Ore di domenica 27 settembre, alcuni potrebbero essere disposti ad un abbattimento fino ai 25 euro, e magari introdurre un cashback aggiuntivo. Per il momento, ci troviamo ancora nell’ambito delle ipotesi anche perché proprio in questi giorni dovrebbero tenersi le riunioni che potrebbero fare chiarezza su quello che ci aspetta.