L’economia verde è uno dei temi più attuali su cui si basano molti dei principi relativi alla ripresa economica. L’Unione Europea stessa ha già progettato il suo Green New Deal e così imprese e Stati si stanno attrezzando per una svolta sostenibile che possa però continuare a garantire corposi dividenti e crescita economica. Da ultimo, ad esempio, Airbus ha annunciato l’intenzione di mettere in servizio il primo aereo commerciale al mondo alimentato a idrogeno entro il 2035. L’idrogeno è un carburante pulito, emette solo vapore, ed è tendenzialmente verde anche se questo dipende in buona parte da come è stato prodotto.
La Francia e altri paesi europei stanno investendo miliardi di euro nello sviluppo dell’idrogeno verde, che nell’ambito dei trasporti troverebbe una delle sue massime espressioni. L’aviazione genera fino al tre percento delle emissioni mondiali di anidride carbonica, il principale motore del cambiamento climatico. L’uso dell’idrogeno richiederebbe alcune importanti modifiche al design degli aerei, poiché il carburante richiede circa quattro volte lo spazio di stoccaggio del cherosene per lo stesso contenuto energetico.
Il governo francese ha stanziato 1,5 miliardi di euro per lo sviluppo di velivoli carbon free nell’ambito di un piano di supporto al settore dell’aviazione, messo in ginocchio dalle ricadute della pandemia di coronavirus. Nel complesso, la Francia prevede di investire sette miliardi di euro nello sviluppo di soluzioni a idrogeno, mentre la vicina Germania ne mette da parte nove miliardi.
“La nostra ambizione è diventare il primo produttore di aerei a mettere in servizio un aereo del genere nel 2035”, ha detto al quotidiano Le Parisien il CEO di Airbus Guillaume Faury. Lo sviluppo di idrogeno decarbonizzato è un “asse prioritario di sviluppo” per Airbus, ha aggiunto.
Il produttore ha già utilizzato la tecnologia dell’idrogeno per alimentare i suoi satelliti e il razzo Ariane. Lo sviluppo di un aereo che utilizza carburante privo di emissioni di carbonio non richiederebbe, secondo le fonti Airbus, “alcun importante passo avanti tecnologico”. La tecnologia di produzione, tuttavia, avrebbe ancora bisogno di circa cinque anni per raggiungere la maturità. Inoltre, i fornitori e i siti industriali avrebbero bisogno di altri due per essere pronti. “Potremmo quindi attuare il programma intorno al 2028”, ha detto Faury.