Continua il fermento nel mondo delle valute digitali. Questa volta, sembra che sia il Brasile ad aver effettuato significativi passi in avanti verso l’adozione di una propria moneta, secondo quanto recentemente dichiarato dal governatore della banca centrale del paese.
Roberto Campos Neto, governatore del Banco Central do Brasil (BC), ha, infatti, dichiarato esplicitamente che le valute digitali saranno il futuro del sistema finanziario, e che i pagamenti bancari istantanei, l’open banking e l’ammodernamento del tasso di cambio potrebbero arrivare già nei prossimi due anni.
Lo riferisce il Correio Braziliense che cita le parole pronunciate mercoledì dal governatore durante un evento promosso da Bloomberg.
Campos Neto ha detto:
“Per avere una valuta digitale c’è bisogno di un sistema di pagamento istantaneo che sia efficiente ed interoperabile. Un sistema aperto, dove sia possibile creare concorrenza, ed una valuta che abbia credibilità internazionale e convertibile. A quel punto credo che ci sarebbero tutti i requisiti per creare una moneta digitale. Pensiamo di averla nel 2022”.
Secondo il governatore l’emissione di una valuta digitale sarebbe la conseguenza del processo di digitalizzazione e modernizzazione in atto del sistema finanziario, già iniziato in Brasile grazie proprio al programma di innovazione lanciato dalla stessa banca centrale tempo fa, ben prima dell’emergenza coronavirus. A novembre in Brasile è già previsto il lancio del sistema che consentirà i pagamenti bancari istantanei (PIX), ed entro fine anno dovrebbe essere avviata l’implementazione dell’Open Banking che ha il preciso scopo di aumentare la concorrenza all’interno del sistema finanziario nazionale.
Un altro punto chiave di questo processo innovativo è il progetto di legge, presentato già nel 2019, per modernizzare il sistema dei cambi brasiliano. Questo progetto dovrebbe essere votato nelle prossime due settimane, ed è per questo motivo che Campos Neto ritiene possibile che le condizioni per l’emissione di una valuta digitale della banca centrale in Brasile potrebbero esserci già nel 2022.