Amazon investe nel fintech in India. La compagnia di Jeff Bezos, infatti, ha aggiunto le assicurazioni e persino il trading dell’oro al suo menu di servizi finanziari in India, per espandere la sua base di clienti e attirare più abbonati al suo programma fedeltà Prime in un mercato in crescita. L’obiettivo è di conquistare il mercato indiano del fintech. Un settore in cui ci sono numerosi concorrenti, a partire dalle big e dalle molte start up della Silicon Valley, che però hanno difficoltà a trovare uno spazio in un mercato come quello indiano, che ha un’economia basata fondamentalmente su scambi per contante e dove 190 milioni di adulti non hanno un conto corrente. Per incentivare l’utilizzo dei pagamenti online, Amazon ha lanciato il suo portafoglio digitale Amazon Pay nel 2016. Da allora, ha introdotto una carta di credito, si è iscritta a una rete di pagamenti sostenuta dallo stato ed elabora i pagamenti per biglietti aerei e cinematografici, nonché bollette telefoniche e utenze. Dopo questi sostanziali passi, ha iniziato a offrire assicurazioni auto a luglio e prodotti di investimento in oro ad agosto. L’India rappresenta per Amazon un terreno estremamente fertile per cercare di espandere la propria rete e fare anche sperimentazione – un po’ come già fatto da Facebook con i pagamenti tramite whatsapp – senza incontrare una certa riluttanza che negli USA impedisce un certo tipo di espansione. In India,infatti, dove ha oltre 100 milioni di utenti registrati, Amazon è in una posizione migliore per utilizzare i servizi finanziari per aggiungere nuovi abbonati al suo piano Prime. Secondo PwC e la Assocham indiana, il mercato dei pagamenti digitali raddoppierà tra il 2019 e il 2023, arrivando a 135 miliardi di dollari di transato. Lo spinge anche la legge che, dal 2016, vieta l’utilizzo delle banconote di taglio maggiore. Assieme ad Amazon ci sono anche Google, Walmart, PhonePe e Paytm (società del gruppo SoftBank e con quote anche di Alibaba). Facebook, con i 400 milioni di utenti indiani di WhatsApp, sta invece cercando di entrare nei servizi di pagamento ma aspetta da due anni l’autorizzazione dei regolatori. Il mercato quindi si prospettano competitivo ma Amazon può contare già su un vantaggio rilevante.
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