Nel corso di queste settimane di lockdown abbiamo assistito ad un vero e proprio boom per il commercio elettronico. Tuttavia, almeno per quanto riguarda il settore tecnologico, il suo straordinario incremento non è stato tale da compensare i mancati guadagni del canale fisico che, di converso, in queste settimane hanno subito una formidabile contrazione. A svelarcelo è un recente studio di GFK che ha analizzato il mercato della tecnologia di consumo nei cinque mercati europei più importanti – Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna e Italia nel periodo compreso tra il 9 marzo e il 5 aprile.
Il lockdown ha portato ad una forte accelerazione degli acquisti online in ambito tecnologico in gran parte dovuta alla “riconversione” degli ambienti domestici a luoghi multifunzione in cui trascorrere la quarantena nel modo – se possibile – più piacevole possibile. Dalla seconda settimana di marzo, infatti, il diffondersi dello smart working ha portato ad un’impennata delle vendite di monitor (+120% a unità), stampanti (+68%), notebook (+62%) e tastiere (+61%) nei cinque Paesi europei considerati. Le webcam sono il prodotto che ha registrato il picco di vendite più elevato (+297%).
La necessità di mangiare a casa più spesso del solito ha indotto molte persone a fare scorta di cibo e questo ha stimolato le vendite di congelatori e frigoriferi, ancora prima del lockdown. Nelle prime tre settimane di marzo, le vendite di congelatori sono cresciute del +317% a unità in Gran Bretagna. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la crescita è stata del +185% in Germania e del +44% in Francia. Un altro settore che è cresciuto molto per effetto del lockdown è quello dei dispositivi per l’Entertainment in casa. Dall’inizio del blocco, le vendite di Media stick e boxes sono cresciute del +50% a unità in alcuni mercati.
In Gran Bretagna, le vendite di televisori sono aumentate del +31% nel periodo compreso tra il 9 marzo e il 5 aprile; in particolare sono cresciute le vendite di TV economiche, da utilizzare come secondo schermo per le diverse esigenze di visione in famiglia. Anche il comparto Gaming ha registrato ovunque dei trend positivi. Le Console sono cresciute del +259% in Gran Bretagna, del +139% in Germania, del +132% in Francia, del +108% in Spagna e del +65% in Italia. In crescita anche le vendite di PC Portatili per il Gaming: +33% in Italia e +92% in Spagna.
Tuttavia, come detto all’inizio, questo vero e proprio boom dei consumi online, con incrementi in alcuni casi completamente fuori scala per il periodo, non è stato tale da compensare i mancati acquisti del canale fisico. Nella settimana dal 30 marzo al 5 aprile 2020, le vendite sul canale online sono cresciute di quasi il +100% a valore nei cinque maggiori mercati europei (Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna e Italia). Tuttavia, questo enorme balzo in avanti dell’e-commerce non è riuscito a compensare le perdite registrate nei negozi fisici: complessivamente il mercato ha registrato un -14% rispetto allo stesso periodo del 2019. Secondo le analisi GfK, le vendite online dovrebbero quadruplicare per compensare le chiusure complete dei negozi – ma questo scenario è ancora molto distante.