Paghi oggi, mangi domani. L’idea dei ristobond, lo strumento di finanziamento, già in voga negli Stati Uniti, di cui avevamo parlato a inizio aprile (qui l’articolo precedente), arriva anche in Italia per iniziativa della Fipe, la Fondazione italiana dei pubblici esercizi. Proprio come l’idea statunitense, anche i ristobond italiani sono pensati per dare sostengo al settore della ristorazione prostrato dal prolungato lockdown e dalle scarse prospettive di riprendere a breve la piena attività.
Per mettere in contatto consumatori e ristoranti, e’ stata creata la piattaforma www.cirivediamopresto.it, uno strumento che consentira’ di effettuare gli acquisti direttamente a favore dei ristoranti tramite Nexi, l’impresa leader dei pagamenti digitali in Italia, che opera attraverso XPay.
Per agevolare l’iniziativa, Nexi ha deciso di aderire in maniera proattiva. L’azienda ha, infatti, stabilito di rinunciare ai proventi derivanti dal canone mensile e a una parte delle commissioni su ogni transazione. I tagli del voucher, #Buooono, sono quattro: 15, 25, 50 e 100 euro. In questo modo, qualsiasi tipologia di locale puo’ aderire all’iniziativa, dal bar al pub, dal ristorante alla pizzeria.
Al momento della cena, della pizza o dell’aperitivo il #Buooono avra’ un valore piu’ alto di quello d’acquisto, fino al 25% in piu’ e nelle previsioni dei promotori sarà un’iniziativa in grado di dare un significativo stimolo alla ripresa dei consumi riconnettendo ristoratori e clientela. “Rimettere in contatto i ristoratori con la propria clientela – afferma Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe Confcommercio – e’ il primo passo per ripartire”.