Ne parliamo ormai da mesi, l’idea di costituire una valuta digitale europea è, ormai, ben più di un semplice progetto nato e lasciato su carta. Le speculazioni a riguardo si susseguono, così come le fughe di notizie.
Da ultimo, ci sarebbe la proposta della Banca centrale olandese di diventare tester dell’iniziativa.
In un resoconto pubblicato dall’istituzione proprio ieri, infatti, la De Nederlandsche Bank (DNB) sostiene di essere “pronta a svolgere un ruolo di primo piano” nella ricerca e nello sviluppo di una moneta digitale per l’Unione Europea.
Questo anche perché nei Paesi Bassi l’utilizzo del denaro cartaceo è in rapido declino: quasi due terzi di tutti i pagamenti vengono infatti condotti digitalmente. Inoltre, in Olanda, a causa dell’epidemia di Covid19 che stiamo affrontando, moltissimi negozi si stanno rifiutando di accettare le banconote come metodo di pagamento.
La DNB si chiede pertanto se “le banche centrali dovrebbero offrire un nuovo tipo di moneta, che meglio si adatta alle esigenze dei cittadini e delle aziende.” Lo scopo dell’euro in versione digitale sarebbe quello di rendere i pagamenti internazionali più veloci ed economici per tutti gli Stati partecipanti all’iniziativa, il tutto anche per contrastare il progetto Libra – non citato esplicitamente nel documento – la cui pericolosità per il sistema finanziario europeo è ancora ritenuta elevata.
Il progetto potrebbe quindi essere avviato in tempi relativamente rapidi beneficiando anche della situazione contingente come fase di beta test. Inoltre, come raccontato da queste colonne a gennaio la BCE ha già espresso un sostanziale parere favorevole all’adozione della moneta digitale comune.