Era nell’aria, ma ora arriva la conferma: le misure restrittive per l’emergenza covid-19 saranno prorogate fino al 13 aprile. Pasqua e Pasquetta a casa, quindi, per evitare anche un pericoloso esodo e un incontrollato via vai di persone proprio in concomitanza delle festività. L’annuncio è stato dato dal Ministro della salute Roberto Speranza che, annunciando il raggiungimento del picco dell’epidemia afferma anche che, sarebbe pericoloso procedere con aperture eccessivamente rapide: “Sbagliare i tempi significherebbe pregiudicare il lavoro fatto”. Entriamo forse nella fase più importante, in cui sarà fondamentale mantenere un alto livello di attenzione. I dati dell’epidemia iniziano ad essere confortanti – anche con l’aumento dei tamponi effettuati – e le istituzioni manifestano un cauto ottimismo, ma non è certo il momento di abbassare la guardia.
A questo proposito, ha suscitato non poche polemiche la decisione del Viminale sulle precisazioni riguardanti la “passeggiata” di un genitore col figlio minore, consentita per un’ora negli immediati pressi dell’abitazione.
Sia dalla Regione Lombardia, che dal Veneto che dall’ormai iconico Governatore campano De Luca si è alzato un solo grido di stigmatizzazione verso una misura che è sembrata inopportuna e contraddittoria, soprattutto per il modo con cui potrebbe essere interpretata da molti cittadini.