La Consob ha emesso una delibera con cui sospende l’offerta al pubblico di AirBit Club in Italia. Secondo la definizione che loro stessi si danno, “AirBit Club è un club che ruota attorno al mondo delle VERE criptomonete. E’ costituito da grandi investitori privati che danno la possibilità ai membri del club di trarre vantaggio dal Trading e dal Mining delle criptomonete, utilizzando il Bitcoin come moneta principale”. La sospensione stabilita dalla Consob riguarda i siti web airbitclub.com e bitbackoffice.com. Tramite questi siti, AirBit Club prospettava al potenziale investitore la possibilità di sottoscrivere delle membership che darebbero diritto a ricevere fino al 50% dei profitti eventualmente generati.
Inoltre, l’operazione viene presentata di fatto come un’opportunità di investimento che offre veri e propri prodotti finanziari ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lett. u), del Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (Tuf). In virtù di questa classificazione ne consegue che a tali prodotti debbano essere applicate le norme italiane riguardanti le offerte al pubblico di prodotti finanziari, tra cui la necessità di ottenere l’approvazione della stessa Consob riguardo l’obbligatorio prospetto informativo. Tuttavia, AirBit Club non ha mai ottenuto tale approvazione, ed anzi, non l’ha mai nemmeno richiesta, non essendo mai stato trasmesso alcun prospetto informativo o documentazione di alcun genere alla Consob.
Per questa violazione, l’Agenzia ha sospeso in via cautelare, per un periodo di 90 giorni, l’attività di offerta al pubblico italiano di AirBit Club e dei siti web airbitclub.com e bitbackoffice.com.
Nella delibera, la Consob evidenzia che Airbit Club si propone come “la più grande compagnia di criptoeconomia del mondo, essendo uno strumento finanziario per gli uomini di affari” e che “sulla base del pool di criptovalute esistenti e il suo aumento con la vendita di appartenenze [sarebbe] in grado di acquistare e vendere grandi quantità di Bitcoin, Bitcoin Cash e Ethereum in case di scambio internazionale e contemporaneamente vendere quando il prezzo sale”. Una affermazione che ha più il sapore di un’operazione di marketing considerato il fatto che, attualmente, esistono delle compagnie che possono contare su dei volumi ben più significativi.
La Consob, con questa azione, dimostra di essere sempre vigile e attenta per quanto riguarda la tutela dei consumatori italiani, soprattutto in un ambito come quello cripto che è ancora largamente da scoprire per tutti noi.