Volenti o nolenti, in questi giorni, siamo costretti a stare a casa, ridurre al minimo i contatti sociali diretti e perdere un po’ di quelle caratteristiche che contraddistinguono l’essere umano. Tuttavia, non necessariamente socialità e rapporti di lavoro devono essere del tutto accantonati, contribuendo, tra l’altro, a dare una parvenza di normalità a quanto sta avvenendo in queste convulse ore.
In questo caso, la tecnologia può venirci incontro e soddisfare alcune delle esigenze sociali primarie di cui sentiamo tanto la mancanza. Oggigiorno, infatti, non mancano i supporti e le piattaforme in grado di tenerci in contatto gli uni con gli altri aiutandoci a realizzare quelle modalità di lavoro agile di cui tanto si sta parlando di recente, anche in assenza di infrastrutture connettive capillari e del tutto soddisfacenti. Ormai tutti, o quasi, possediamo a casa una connessione veloce (meno di frequente anche la fibra) e tutti abbiamo dei piani tariffari mobile che ci consentono di utilizzare facilmente queste applicazioni per tutto il tempo che sarà necessario durante la nostra reclusione.
Partendo dalla app più semplice, ma anche una delle migliori quanto a versatilità di utilizzo, Whatsapp è un’ottima soluzione nel caso di gruppi di lavoro non troppo numerosi o per comunicazioni brevi. La piattaforma di messaggistica, inoltre, consente lo scambio di documenti, anche audio e video e di effettuare rapide chiamate video.
A proposito di chiamate video, per quanto riguarda le videoconferenze esistono strumenti un po’ più evoluti come Hangouts di Google, che consente di collegare assieme più “profili gmail” nella stessa conversazione.
In alternativa a questo, anche il buon vecchio Skype permette con facilità di organizzare videoconferenze fra più profili iscritti alla piattaforma, benché non preveda con la stessa facilità di invitare i contatti all’interno della cerchia dei contatti email, come avviene in Hangouts.
Queste soluzioni sono tutte accessibili per gruppi piuttosto ristretti. Qualora ci fosse, invece, necessità di ampliare i gruppi di lavoro, le piattaforme più interessanti le soluzioni migliori sono le conversazioni tramite file e link.
Alcune delle applicazioni più popolari in quest’ultima categoria, sono Slack, HipChat e Amazon Chime, ma la concorrenza vede numerose alternative, molte delle quali gratuite. Tutti questi programmi consentono di organizzare le squadre di lavoro in diverse “stanze”, nonché di inviare messaggi istantanei in privato. E’ possibile per tutte allegare file e link, nonché fare ricerche interne per rintracciare tematiche specifiche attraverso l’inserimento di parole chiave. Per finire, Microsoft Teams in modalità gratuita è un’altra valida alternativa che, analogamente a Slack e Chime, consente di organizzare videochiamate l’archiviazione di file fino a 10 giga.