Il treno è partito, la velocità è in costante aumento e anche se al volo o rincorrendolo conviene a tutti, enti pubblici o privati, balzarci sopra, perché la corsa alla trasformazione digitale non aspetterà ancora a lungo.
Trascurando per ora (in via eccezionale) la necessaria alfabetizzazione digitale che deve riguardare tutti noi, è interessante osservare come nel mondo sia in costante crescita il livello degli investimenti destinati all’innovazione tecnologica.
Secondo la società di consulenza Gartner, infatti, nel 2021 la spesa in innovazione supererà i 4 mila miliardi di dollari in tutto il mondo, migliorando i 3,9 miliardi già previsti per quest’anno.
Tra le spese principali figurano quelle in software per aziende che sono destinate a crescere di oltre il 10% e che coinvolgono particolarmente l’ambito della cybersecurity. Nei prossimi anni, i dati acquisteranno ulteriore importanza nella catena del valore dell’economia digitale e, di conseguenza, anche la loro tutela sarà una delle principali voci di spesa per governi e imprese.
La smaterializzazione di strumenti e processi, poi, è dimostrata anche dalla differente crescita degli investimenti. Se, come visto, i software sono destinati a crescere di oltre il 10% l’hardware crescerà di circa l’1%, in ripresa rispetto al calo del 2019. E’ presumibile che tale forbice sia destinata ad allargarsi ulteriormente nel prossimo futuro indicando un passaggio culturale oltre che tecnico nelle abitudini di vita e consumo della popolazione mondiale.
“Con l’incertezza che diminuisce le aziende stanno rimpinguando gli investimenti in information technology, perché prevedono un aumento dei ricavi”, ha commentato John-David Lovelock, vicepresidente di Gartner. “La crescita di quasi 10 miliardi di dollari delle spese per i dispositivi in Cina, e nella regione dell’Asia/Pacifico è più che sufficiente a contrastare il calo che ci si aspetta in Europa occidentale e America Latina”.