Secondo la definizione della giurisprudenza italiana i servizi pubblici essenziali “sono le prestazioni di rilevante interesse pubblico e generale, destinate alla collettività da soggetti pubblici (Stato, Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni, altri enti) o privati; esse sono indefettibili e garantite dallo stesso Stato”. Sostanzialmente, si tratta di un diritto generale ed inalienabile di cui tutti noi siamo beneficiari.
Con lo sviluppo della società moderna, i diritti essenziali di noi cittadini si sono progressivamente ampliati e, allo stesso modo, anche i servizi pubblici hanno subito questa stessa sorte. Parallelamente allo sviluppo tecnologico e alla crescita dell’economia digitale, quindi, le esigenze di tutti noi si sono diversificate e hanno abbracciato ambiti che non erano stati presi in considerazione negli scorsi decenni. Ad esempio, oggi, internet è uno strumento di vita (e non solo di lavoro o di svago) praticamente indispensabile, attraverso il quale viaggiano informazioni e la possibilità di sfruttare servizi di ogni genere (moltissimi dei quali abilitati tramite i pagamenti elettronici), dalla prenotazione delle vacanze, all’ordine di una cena, al pagamento delle bollette eccetera.
Sembrerebbe aver sposato questa idea di “servizio pubblico” il Sindaco di New York Bill De Blasio il quale vorrebbe dare accesso a internet a tutti gli otto milioni e mezzo di abitanti della sua città. Nonostante la modernità della città, circa un milione e mezzo di persone nei cinque distretti della città (Bronx, Brooklyn, Manhattan, Queens e Staten Island) non hanno alcuna connessione né mobile né da casa. Inoltre, metà dei newyorkesi poveri non hanno mai avuto Internet. Il fatto è che possedere un accesso alla linea internet non può più considerarsi un lusso bensì una vera e propria necessità capace di determinare addirittura l’inclusione o l’esclusione sociale di noi cittadini.
Secondo quanto dichiarato dagli uffici del Sindaco De Blasio e ripreso da CorCom la mancanza di internet si “tramuta in uno svantaggio competitivo che ricade non solo sui singoli ma anche sull’economia complessiva della città. Niente Internet vuol dire limitato accesso alle offerte di lavoro e alle possibilità occupazionali e di formazione. Questo a sua volta crea un danno a tutta l’economia locale”. Da questo punto di vista, quindi, la connessione a internet a prezzo calmierato è equiparabile ad altri servizi quali l’acqua o l’energia elettrica.