Sia che si tratti della fine sia che si tratti dell’inizio del nuovo anno, tutti noi, oltre a fare da un lato il resoconto dei dodici mesi passati e dall’altro affermare i buoni propositi per il futuro, tracciamo alcune previsioni su quali saranno, in vari ambiti, le tendenze dominanti dell’anno appena nato. Questa abitudine è tanto più valida in un momento come questo in cui ci troviamo anche a cavallo tra due decenni, entrando in quello che più di ogni altro segnerà anche il passaggio di testimone da un secolo all’altro, smettendo definitivamente di farci sentire figli del Novecento.
In questa occasione, è interessante riprendere quelle che Money.it vede come le sette principali tendenze del fintech nel 2020.
I pagamenti via chat
Nel 2020, lo scontro tra istituti finanziari innovativi e banche sarà accentuato, con queste ultime che cercheranno di farsi più spazio sui dispositivi mobile e di incorporare i prodotti finanziari nella vita e nei gesti quotidiani dei loro clienti.
Questa tendenza si può applicare agli istituti bancari, alle società fintech e alle grandi aziende tecnologiche che vogliono entrare nel settore dei servizi finanziari, mantenendo la centralità della soddisfazione del cliente. Alcuni esempi sono l’offerta di prestiti al punto vendita su piattaforme di e-commerce per facilitare gli acquisti online e l’integrazione di soluzioni di pagamento su app di messaggistica come WhatsApp, Messenger e WeChat; una strategia saggia per attingere a nuovi mercati emergenti e catturare il popolo di “unbanked”.
La crescita dei GAFA
Parallelamente all’ampliarsi del panorama degli operatori finanziari, nel corso del 2020 assisteremo alla forte crescita delle grandi aziende tecnologiche che stringeranno ancora di più l’assedio attorno agli operatori più tradizionali contando su una capacità di spesa praticamente illimitata e la disponibilità di ottenere, gestire ed elaborare abbastanza facilmente un’immensa mole di dati afferente ai loro clienti.
La blockchain privata
Un’opinione diffusa tra gli esperti è che la blockchain privata diventerà parte vitale delle operazioni delle società di servizi finanziari su back-end. Ciò sarebbe dovuto al fatto che la blockchain pubblica non è così facile da implementare, in particolare perché i prodotti destinati al consumo sono soggetti ad un maggiore controllo normativo e regole più strette.
L’intelligenza artificiale
L’AI sarà letteralmente la tecnologia in grado di apportare il vero valore aggiunto ai servizi finanziari e al sostegno della customer experience. L’AI applicata al fintech vedrà una crescita man mano che le soluzioni di analisi diventeranno più accurate, funzionali e un numero maggiore di professionisti capirà quando e come utilizzarle.
Il regtech
Nell’era del digital banking la privacy, la sicurezza e la protezione dei dati sono una questione di cruciale importanza. Ciò, unito alla necessità di tenere il passo con l’innovazione, ha comportato maggiori costi di conformità per le aziende e le istituzioni. Ecco perché sia banche che regolatori faranno leva sul Regtech (“regulation technology”), che può automatizzare molte attività di conformità e diventare essenziale per la supervisione dell’antiriciclaggio e la conoscenza delle attività dei clienti, a costi più ridotti.
I millennials decideranno il mercato
Padri e figli non a confronto in questo caso ma fianco a fianco nel richiedere una maggiore flessibilità e facilità nell’usufruire dei servizi. La generazione tra i 18 e i 38 anni sarà quella che condizionerà il mercato a partire da quest’anno. Questa tendenza sarà poi amplificata ulteriormente dalla generazione Y, quella totalmente digitale, che non dovrà nemmeno liberarsi di una sovrastruttura derivata dalle passate esperienze, a partire dalla facilità di concepire i pagamenti elettronici come assolutamente normali.
L’Asia dominerà il mercato
I prodromi di questa previsione si sono già posti nel corso del 2018 e del 2019, ma nel 2020 la tendenza dovrebbe essere pienamente esplicitata con la crescita esponenziale del mercato asiatico come il principale a livello globale. E’ facile, infatti, e già da tempo, che la Cina si ergerà come campione mondiale ma non sono da sottovalutare anche altre realtà come l’Indonesia, il Giappone, in parte la Russia ecc. Nazioni, e società, spesso giovani che con lo sviluppo dell’economia digitale e del fintech hanno trovato una propria dimensione di crescita a livello di economie di scala. Le dimensioni e le caratteristiche del mercato asiatico sono, infatti, propizie allo sviluppo del fintech e le grandi compagnie quali per prime Alibaba e Tencent non si faranno certo scappare un’occasione irripetibile.