di Andrea Carboni
Netflix ha davvero ucciso Blockbuster o è stato un suicidio?
Netflix ha ucciso Blockbuster, giusto? Forse lo credevi anche tu, in quanto questa è stata la frase convenzionale detta per circa un decennio da quando Blockbuster ha fallito e si è ridotto al solo franchising rimasto in Oregon.
Ma c’è dell’altro, come ha riferito il giornalista Ben Unglesbee per il sito Retail Dive.
Dopo aver scavato tra i vecchi rapporti della Securities and Exchange Commission e parlato con gli ex dirigenti di Blockbuster, Unglesbee ha trovato sette fattori aggiuntivi oltre a Netflix e la tecnologia di streaming.
Si tratta sicuramente di una lista costruttiva per due motivi:
- In primo luogo, perché mostra come semplici narrazioni siano spesso incomplete.
- In secondo luogo, perché dimostra come, in qualsiasi settore,le aziende intelligenti e anche interessanti possano trovarsi sotto attacco da diverse direzioni contemporaneamente. Prevenire il problema può essere molto molto difficile e difendersi da esso può essere invece la ricetta per un rapido collasso.
Ecco quindi l’elenco dei fattori che Unglesbee identifica come cause scatenanti della scomparsa di Blockbuster.
Come un ex franchisee ha ammesso, “La convinzione più diffusa è che sia successo solo perché la tecnologia l’ha ucciso. Beh, questa è solo una parte, ma non è l’intera storia”.
1) Cause del fallimento di Blockbuster: Insoddisfazione generale
Devi sapere che dal 1996 al 2010, Blockbuster è stata redditizia solo per due anni. E tra il 2002 e il 2006 ha perso circa 4,4 miliardi di dollari.
“Un buco nella narrazione standard ‘Netflix ha ucciso Blockbuster’ è il fatto che Blockbuster non era redditizio già dal 1997”, scrive Unglesbee. “In parole povere, Blockbuster era una specie di casino per gran parte della sua vita, e molto prima che Netflix fosse uno dei principali attori”.
2) Cause del fallimento di Blockbuster: L’ascesa dei DVD
Non solo i DVD erano più leggeri e meno costosi da produrre e spedire, ma presentavano dei prezzi davvero bassi. Ciò rendeva acquistare un DVD non molto più costoso che noleggiarne uno da Blockbuster.
E ovviamente i consumatori come noi preferiscono acquistare un buon DVD e averlo sempre a disposizione piuttosto che compiere le seguenti operazioni:
- andare in un negozio di noleggio,
- affittarlo e pagarlo a un prezzo non troppo diverso da quello di vendita,
- tornare a casa,
- vedere il film,
- riportare il DVD entro la data richiesta dal negozio.
Comodità? Non pervenuta!
3) Cause del fallimento di Blockbuster: Un enorme debito
Nel 1994 Viacom ha acquistato Blockbuster. Dieci anni dopo Blockbuster si scorporò, ma dovette prendere un prestito di “soli” 905 milioni di dollari per pagare un dividendo agli azionisti Viacom.
Se non fosse stato per quel debito, suggerisce un ex analista a Unglesbee, “probabilmente Blockbuster sarebbe sopravvissuto molto più a lungo”.
4) Cause del fallimento di Blockbuster: Crescita troppo rapida.
L’autore Josh Greenberg, che ha scritto un libro intitolato From Betamax to Blockbuster, dice a Unglesbee che nel DNA iniziale di Blockbuster è stata programmata una crescita superveloce.
“La strategia di Blockbuster era semplice: pompare più soldi possibile per l’acquisto di catene locali e regionali mantenendo il controllo centralizzato sull’aspetto dei singoli negozi”, scrive Greenberg. “L’azienda è diventata così efficiente nell’apertura di nuovi negozi”, osserva, “che potrebbe imballare tutto il necessario per aprire un negozio in un autoarticolato – se mai si rendesse necessario -“.
Troppa megalomania?
5) Cause del fallimento di Blockbuster: Le penalità sui ritardi.
Questo è stato il flagello di Blockbuster: i clienti restituivano un film in ritardo, tornavano a noleggiarne un altro e scoprivano di dover corrispondere 20 dollari di pagamenti arretrati proprio per via del ritardo nella restituzione.
Un piccolo aneddoto a riguardo? Il fondatore di Netflix, Reed Hastings ha affermato di aver fondato Netflix perché doveva 40 dollari di pagamenti arretrati per il film Apollo 13.
6) Walmart, Target e Best Buy
Questi altri grandi rivenditori sono entrati nel mercato del noleggio video e hanno fatto una grossa concorrenza a Blockbuster.
Infatti sono stati in grado di fissare un prezzo molto più basso della catena perché potevano usare i DVD solo per attirare nuovi clienti nei negozi.
7) Altre catene di video.
La minaccia non proveniva solo da Netflix, dalla tecnologia e dalle grandi catene. C’erano anche altre catene video più piccole, come Hollywood Video.
“Hollywood Video aveva preso il nostro modello di business e lo usava solo per distruggere Blockbuster nella competizione testa a testa”, disse un ex franchisee a Unglesbee.
E poi… Netflix è stata la batosta finale.
Questo non vuol dire che Netflix non faceva parte di ciò che ha ucciso Blockbuster. Però ci sono anche altri grandi fattori, alcuni colpa della catena stessa, che la gente sembra dimenticare.
Inoltre, mentre Blockbuster avrebbe potuto acquistare Netflix per 50 milioni di dollari nel 2000 circa, questo non avrebbe necessariamente garantito il successo dell’azienda. Per prima cosa, nel 2000 Neflix non era neanche lontanamente vicina all’impresa di successo che è oggi.
Quindi, chi o cosa ha davvero ucciso Blockbuster?
La lista di sospetti e complici è lunga. L’azienda ha costruito un’attività fisica di vendita al dettaglio ad alto costo e, quando quell’insieme di circostanze è cambiato, quando il contenuto è stato consegnato in modo più efficiente in formato digitale, il modello di Blockbuster è diventato obsoleto.
Ciò che ha capito Netflix è questo: alle persone piace il relax, la comodità e avere tutto a portata di mano, preferibilmente a basso costo.
Blockbuster offriva invece un servizio ormai scomodo, a prezzi eccessivi e soprattutto non ha saputo adattarsi alla scalpitante evoluzione tecnologica.
Fonti: https://www.retaildive.com/news/who-really-killed-blockbuster/564314/