Con il passaggio da una società industriale ad una dei servizi, anche lo sviluppo tecnologico trova nuove maniere e forme d’espressione. In questi anni, quindi, allo stesso modo che in passato, l’industria dei pagamenti è diventata centrale, subendo una radicale trasformazione equiparabile proprio alla rivoluzione che colse i paesi più sviluppati nei secoli scorsi per impatto economico, sociale e culturale.
Oggi, i pagamenti (in particolare quelli elettronici) sono diventati il vero fattore abilitate ampissimi segmenti della nostra economia e sono ben più presenti ed indispensabili di quanto noi stessi ci ostiniamo a comprendere.
Assistiamo a veri e propri processi di fintegration che contribuiscono a rendere familiare un modo solo apparentemente ostico che sarà presto governato dalla prossima fase di questo sviluppo l’economia fondata sui dati. Nei fatti, assistiamo allo sganciamento del settore finanziario da una dimensione bancocentrica per assumere carattere aperto e geometria variabile. Quanto all’esigenza di merito, questa è racchiusa nella necessità di incanalare la digital revolution entro binari giuridico-regolamentari certi e comuni a tutti gli operatori di questo nuovo e favoloso mondo che va componendosi.
Il processo di digitalizzazione delle relazioni economico-sociali dovuto all’uso estensivo dell’Ict (Information and communication technology) e dell’Iot (Internet of things) innesca trasformazioni inattese sia a livello imprenditoriale – favorendo l’integrazione tra diversi settori industriali, aprendo nuovi mercati e trasformando i modelli di business e l’organizzazione del lavoro aziendale – sia a livello consumeristico, incidendo l’organizzazione imprenditoriale e sociale. Ogni giorno, va componendosi un immenso puzzle, fatto di tessere di dimensioni variabili che si muovono indipendentemente ma che, talvolta, formano nuovi ed inattesi incastri tali per cui è in fase di consolidamento anche un nuovo mercato, in cui operatori nuovi agiscono in maniera innovativa confrontandosi con quelli che vorrebbero rallentare il cambiamento.
Il nuovo ecosistema è caratterizzato da una rete aperta di servizi modulari per imprese, individui, intermediari bancari, finanziari e assicurativi in una logica di cooperazione-concorrenza. La sinergia fra innovazione tecnologia ed expertise finanziaria si traduce in una rinnovata offerta di prodotti e servizi, caratterizzati appunto dalla digitalizzazione, dalla disintermediazione e dalla decentralizzazione, nonché dall’allargamento dei soggetti che partecipano al sistema. L’utilizzo dei big data, delle tecniche di profilazione degli utenti e il ricorso ai sistemi di intelligenza artificiale, costituiscono delle leve offerte ai nuovi protagonisti del sistema finanziario per competere sul mercato
Centrale nel nuovo scenario è la ricerca di un level-playing-field, nell’ambito di un sistema finanziario unico, dove sia possibile per le imprese operare sullo stesso piano e incoraggiando l’introduzione di nuova tecnologia nei servizi finanziari e incrementando i livelli di sicurezza tecnologica. Poiché i principi precedono le regole, la sfida dell’Europa è di imbrigliare la rivoluzione finanziaria entro un sistema valoriale predefinito, recuperando un metodo trasversale che, all’insegna del principio della proporzionalità ed effettività, sappia coniugare le esigenze del mercato, della concorrenza e dell’innovazione con i diritti civili del mercato e la tutela dei diritti fondamentali.