In Italia, i pagamenti elettronici crescono nonostante il contante rappresenti ancora una parte importante delle transazioni effettuate.
Per il 2018, infatti, i dati della BCE indicano un incremento del 16% rispetto al 2017 e i dati Nomisma ci dicono che i pagamenti con carta sono cresciuti (sempre nel 2018) dello 6,8% rispetto all’anno precedente.
Il ritmo di crescita è avanzato con un tasso medio del 10% annuo, arrivando nel 2018 ai 240 miliardi di euro transati, pari al 36% del totale. Secondo le previsioni dell’Osservatorio Payments del Politecnico di Milano, poi, nel 2021, questa cifra dovrebbe arrivare a toccare i 300 miliardi di euro, trainati dai sistemi innovativi e dal continuo sviluppo dell’e-commerce.
Come confermato anche da Luca Gasparini, chief business officer di Iccrea, infatti, attualmente l’e-commerce vale il 15% delle transazioni effettuate con moneta elettronica.
Il cambiamento delle abitudini di consumo degli italiani ha agevolato la crescita dell’utilizzo delle carte di credito il cui utilizzo, dati della Banca d’Italia, tra il 2013 e il 2018 è cresciuto di ben il 71,6%, mentre nello stesso periodo è letteralmente crollato l’utilizzo, ad esempio, degli assegni.
Ma quello che è cambiato è letteralmente l’intero panorama dei pagamenti e l’Italia, nonostante le resistenze, non può considerarsi immune dal cambiamento.
Nuove abitudini e strumenti innovativi si influenzano e contaminano a vicenda realizzando un circolo virtuoso di crescita per valore e numero delle transazioni. Ormai, sono entrate nell’uso comune le carte contactless, e sempre più diffusi sono i wallet e le app di pagamento che permettono di saldare i conti tramite smartphone o dispositivi indossabili. Aumentano le soluzioni innovative per pagare in modo semplice e veloce. Un fenomeno, che non potrà che beneficiare dell’incentivo ai pagamenti elettronici da parte dell’esecutivo come misura di contrasto all’evasione fiscale, recentemente fortemente stigmatizzata anche dal Presidente Mattarella.
Le nuove soluzioni In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, piacciono e attirano un crescente numero di consumatori che hanno abbandonato l’iniziale diffidenza e deciso di abbracciare una user experience immediata e di sicuro affidamento. Secondo i dati raccolti dal PoliMi, infatti, i pagamenti innovativi stanno crescendo a un ritmo elevato (+56% nel 2018 per un totale di 80 miliardi di euro), arrivando a rappresentare un terzo dei pagamenti digitali con carta.
Accanto ai pagamenti con carta contactless (con cui l’anno scorso sono state effettuate oltre un miliardo di transazioni), si sta facendo spazio, infatti, il cosiddetto mobile proximity payment, cioè il pagamento da smartphone nei negozi fisici (con un +650% e oltre 15,6 milioni di transazioni).
Le possibilità sono infinite e tutte orientate al consumatore che così ha la possibilità di usufruire di una varietà mai avuta prima d’ora.
Stefano Caselli, pro Rettore della Bocconi, ha dichiarato a questo proposito: “il ruolo delle carte è diventato centrale. Finalmente, è emerso nel dibattito politico che promuovere i sistemi di pagamenti elettronici è una forma di emersione dell’evasione. Più si diffondono l’uso l’uso delle carte, più si generano economie di scala e si abbassano i costi per il pubblico”.
Inoltre, pur in aumento, il costo delle carte rimane sempre di gran lunga inferiore a quella cifra montre di 10 miliardi di euro l’anno necessaria per la gestione dei contanti e che grava su tutta la comunità.
Superate, quindi, le resistenze i pagamenti elettronici possono diventare anche in Italia “amici” dei consumatori e alleati delle casse dello Stato a tutto beneficio di ogni singolo cittadino.