di Pierfrancesco Malu
In un precedente articolo, abbiamo già raccontato che il Ghana si appresta a realizzare una moneta virtuale di Stato. Ebbene, la sua creazione – anche se come detto non ancora confermata dal governo locale – rientra in un più ampio piano di digitalizzazione del Paese.
Secondo quanto si apprende da fonti stampa, infatti, il governo ghanese sarebbe fermamente intenzionato a voler eliminare la carta dalla maggior parte dei servizi e delle transazioni entro il prossimo anno, poiché mira a diventare l’economia più digitalizzata dell’Africa.
L’esecutivo ha, infatti, dichiarato che, entro il 2020, intende connettere elettronicamente ogni casa, compresi gli alloggi delle baraccopoli, tramite GPS. Inoltre, sempre entro il prossimo anno, ci sono già piani per effettuare pagamenti per tutti i servizi pubblici senza contanti.
Certo, tra il dire e il fare c’è parecchio lavoro davanti, e noi in Italia sappiamo bene quanto sia difficile procedere alla digitalizzazione di un sistema. Tuttavia, le economie giovani e tendenzialmente meno sviluppate e strutturate della nostra sono spesso in grado di recepire tali novità con maggiore facilità.
“Sfruttando la tecnologia per migliorare la trasparenza e la responsabilità nei sistemi amministrativi, stiamo completando in breve tempo ciò che molti anni di riforme amministrative non sono stati in grado di realizzare”, ha affermato Mahamudu Bawumia, vicepresidente del Ghana, al vertice sull’Africa del Financial Time di Londra tenutosi nelle settimane scorse. Inoltre, l’alto politico del Ghana ha dichiarato che la tecnologia digitale non solo attirerà più persone nell’economia, ma aiuterà anche ad eliminare la corruzione.
L’innovazione passa sempre dagli smartphone. Alla fine dello scorso anno, c’erano 456 milioni di abbonati di telefonia mobile in Africa – e si prevede che saliranno a 623 milioni entro il 2025. Bawumia ha affermato che il Ghana ha già superato il Kenya nei pagamenti mobili e che il paese sta anche lavorando alla digitalizzazione del suo registro fondiario utilizzando la tecnologia blockchain. Entro due anni, il governo prevede anche di digitalizzare tutti i registri ospedalieri ed è già in procinto di farlo con i documenti giudiziari, ha affermato.
E in quello che definisce un “punto di svolta”, Bawumia ha affermato che il Ghana sta introducendo carte d’identità nazionali digitali.
“Costituirà la base di un database integrato con passaporti, numeri di identificazione fiscale e patenti di guida”, ha affermato. Un progetto in parte simile a quello di cui si discute da qualche mese anche in Italia e relativo alla famosa “card unica”.
La necessità di controllare la popolazione, in Africa risponde anche ad un’esigenza tristemente molto pratica. Molto spesso, infatti, si verificano i casi di persone “fantasma” che non essendo in alcun modo registrate in alcun registro pubblico di fatto non esistono e non possono, eventualmente, accedere nemmeno ai pur spesso scarsi servizi primari offerti alla comunità.