L’onnipresenza delle vending machine è uno dei tratti che più rimane impresso nei viaggiatori che si recano in Giappone. I distributori automatici (di bevande, cibo e talvolta di beni di prima necessità) si trovano letteralmente ad ogni angolo di strada e negli angoli più remoti e rurali del Paese.
Il Giappone, infatti, ha il più alto numero pro capite di vending machine al mondo, circa una ogni 35 abitanti, e hanno un ruolo economico molto meno folkoristico di quanto si possa immaginare. La scarsità di forza lavoro nipponica costringe da tempo ad ottimizzare le risorse umane automatizzando la vendita di moltissimi prodotti.
Senza raggiungere ancora i livelli giapponesi, anche da noi i distributori automatici rappresentano un settore in netta crescita per un giro d’affari di quasi 4 miliardi di euro nel 2018 e secondo CONFIDA (l’associazione di Confcommercio che si occupa della distribuzione automatica) la crescita rispetto al 2017 è stata del 4,7%.
Come intuibile, il caffè è il prodotto da noi più consumato ma crescono anche vari tipi di snack come frutta secca, bevande e prodotti bio.
Nuovi stili di vita, tempi ristretti e necessità di reperire ciò che ci serve in qualsiasi momento sono alcuni dei motivi che sono alla base della crescita del boom della distribuzione automatica che dal settore food si sta allargando anche a quelli dell’igiene personale, dell’elettronica e della moda.
La crescita della vendita automatica è un sintomo del cambiamento nel nostro Paese, un fenomeno sociale più che di costume che risponde alla necessità di soddisfare le nostre necessità in tempi rapidi. A differenza del Giappone, per quanto ci riguarda, non si tratta della mancanza di forza lavoro ma del cambiamento socio-economico in atto.
La crescita delle vendite in questo settore è poi causa anche della crescita delle imprese che offrono questo genere di servizi, dal rifornimento alla manutenzione e favoriscono anche la diffusione dei pagamenti sotto varie forme. Capita sempre più spesso, infatti, di non avere monete a disposizione ma questo non è più un problema se i distributori automatici offrono la possibilità di pagare in sicurezza attraverso l’uso di carte e “chiavi ricaricabili”. Ecco, quindi, che questo genere di economia può essere un inatteso alleato per l’incentivo dei pagamenti digitali, diffusi per abitudine e user experience. Anche questo, è segno del mondo che cambia.