“L’Unione europea non deve aiutare la costituzione di colossi industriali ma lasciare che sia la concorrenza a stimolarne la creazione”, parole che il Commissario europeo alla concorrenza Margrethe Vestager ha recentemente rilasciato nel corso di un’intervista.
La Vestager si riferisce, in particolare, agli incentivi per la costituzione di giganti dell’economia digitale. L’UE è sempre stata molto attenta alla tutela della concorrenza e della competitività tra le imprese, considerate fin da subito come il cuore pulsante per la realizzazione dell’unione economica ma il commissario, ora, sembrerebbe andare addirittura oltre forse confermando, de facto, la difficoltà della costituzione di poli di grandi dimensioni, se non fortemente sorretti. Il commissario Vestager traccia la strada maestra affermando che “l’industria europea non è solo fatta di colossi, ma è un ecosistema di aziende di tutte le dimensioni e questa è una delle ragioni della resilienza dell’economia europea” e ha proseguito dicendo che “dobbiamo difendere le nostre aziende quando affrontano pratiche sleali, ma non abbiamo un programma per creare campioni europei e non dovremmo avere un tale programma”.
Il massimo del liberismo made in UE ma anche l’ammissione che realizzare campioni digitali in grado di rivaleggiare con i vari Google, Amazon, Alibaba ecc. sia molto difficile.
L’UE, infatti, sta nel mezzo tra Stati Uniti e Cina e i rispettivi campioni tecnologici sfruttano un fertile terreno ricco di dati e consumatori. Con queste dichiarazioni pubbliche l’Unione sembrerebbe rinunciare in via definitiva al sogno accarezzato da alcuni di favorire la costituzione di grandi player in grado di rivaleggiare con i principali operatori internazionali, mantenendo fede a quella che è stata la sua vocazione fin dalla nascita. Eppure, verrebbe da chiedersi se favorire la creazione di giganti europei non possa essere anche un’efficace strategia difensiva indirizzata anche ad incentivare la competizione proprio nei confronti di quegli operatori non europei che hanno fatto fortuna all’interno dell’Unione.